Thomas Sankara

“Vi porto i saluti fraterni di un paese di 274.000 chilometri quadrati in cui sette milioni di bambini, donne e uomini si rifiutano di morire di ignoranza, di fame e di sete, non riuscendo più a vivere nonostante abbiano alle spalle un quarto di secolo di esistenza come stato sovrano rappresentato alle Nazioni Unite. Sono davanti a voi in nome di un popolo che ha deciso di affermare, d’ora in avanti, se stesso e farsi carico della propria storia senza la minima esitazione”

Discorso di Thomas Sankara alle Nazioni Unite. 1984

Thomas Sankara fu il primo Presidente del Burkina Faso, ex Alto Volta.
Alto Volta era il nome dato durante la conferenza di Berlino a un piccolo angolo di terra in Africa assegnata alla Francia.
Appena diventato presidente, Sankara cambiò il nome in Burkina Faso, così che rispettasse le proprie tradizioni e avesse un significato preciso nella propria lingua: “la patria degli uomini integri”.

Negli anni ’80 Thomas Sankara stava rivoluzionando il Burkina Faso e l’Africa:

Sprechi

“Abbiamo abolito le indennità presidenziali e stiamo riducendo anche gli stipendi dei funzionari statali e dei burocrati. I processi contro i ladri, contro coloro che rubano i soldi del nostro paese, ora vengono fatti e sono pubblici.”

Economia

“Dobbiamo far capire a tutti che i mercati africani sono degli africani. Dobbiamo produrre in Africa, trasformare le nostre materie prime in Africa e consumare in Africa. Dobbiamo produrre ciò di cui abbiamo bisogno e consumare ciò che produciamo, non ciò che importiamo”.

Ogni villaggio, ogni struttura territoriale aveva costruito edifici destinati ad ambulatori, piccoli dispensari, scuole, magazzini per lo stoccaggio dei cereali.

Pari opportunità

“Se a scuola una giovane donna rimane incinta viene espulsa. La escludono socialmente. Nessuno si domanda se quello con cui lei è rimasta incinta, sia anche lui nella stessa classe scolastica. E anche se lo fosse, lui, il ragazzo, non verrebbe espulso, resterebbe lì e potrebbe mettere incinta altre ragazze e avere figli fino al diploma ma la ragazza anche se un giorno prima del diploma aspetta un bambino viene espulsa”.

“Noi dobbiamo fare di tutto per dare ad ogni donna un lavoro, dobbiamo dare ad ogni donna i mezzi per realizzare una vita onesta e dignitosa”.
Tra le prime volte in Africa figurarono delle donne ministro: “Bisogna liberarci dal retaggio feudale, da quella cultura medioevale che ci ha insegnato a considerare l’uomo sempre al disopra della donna”.

Finanza

Sankara era contrario alla restituzione del debito che i paesi africani avevano contratto con finanziatori e paesi esteri per finanziare il loro sviluppo dopo gli anni del colonialismo.

 “Sono stati loro a proporci i canali di finanziamento, dicendoci che erano le cose giuste da fare per far decollare lo sviluppo del nostro paese, la crescita dei nostri popoli e il suo benessere.
Questi finanziatori ci sono stati consigliati e raccomandati. Ci hanno presentato pacchi di dossier e prospetti finanziari allettanti. Ma ora ci ritroviamo a compromettere i nostri popoli per 50 anni e più. Hanno fatto in modo che l’Africa, il suo sviluppo e la sua crescita, obbediscano a delle norme, a degli interessi che le sono totalmente estranei”.

“Quelli che ci hanno portato all’indebitamento, hanno giocato con noi come in un casinò. Finché hanno vinto e guadagnato non c’era nessun problema. Ora che rischiano di perdere, vogliono indietro tutti i soldi giocati. Ci dicono che altrimenti ci sarebbe la crisi. E invece no, hanno giocato. Ora possono anche perdere. Sono le regole del loro gioco e la vita continuerà.
Ma se il Burkina Faso resterà il solo a rifiutarsi di pagare, io non ci sarò alla prossima conferenza.
Se invece avrò il sostegno di tutti voi, sostegno di cui avrò un gran bisogno, potremo evitare di pagare e usare quindi le nostre risorse per lo sviluppo dei nostri paesi
”.

Meno di tre mesi dopo questo discorso, Thomas Sankara venne ucciso per mezzo di un intrigo internazionale.